“C'è chi pensa che l’affermazione << tutti i viventi sono connessi tra loro >> sia l’idea centrale dell’ecologia. Ma per Ostfeld questa è solo una banale tautologia. Il vero obiettivo della scienza è capire quali creature sono più intimamente connesse di altre e in che modo, e quali risultati si ottengono se si cambia o si disturba l’equilibrio” David Quammen, Spillover
Ve la ricordate ancora la giovane Greta Thunberg quando ha fatto il verso ai “grandi” politici del pianeta? Poteva starvi simpatica o antipatica, ma aveva ragione da vendere!
In queste settimane non ci siamo fatti mancare nulla, in quanto ad ecologismo Bla Bla a causa del discusso e discutibile progetto ursus. Il simpatico geologo con la passione per gli anelli, che si sforza di rendere sapiens l’Italiano medio, ha fatto una difesa d’ufficio al progetto enunciando il concetto di “specie ombrello”. Ma senza precisare quanto grande debba essere l’ombrello e chi e da chi l’ombrello debba proteggere. Appunto una difesa accademica del progetto in astratto, non delle Persone, della Comunità e nemmeno degli orsi realmente coinvolti. Poi abbiamo avuto l’ecumenico contributo della elegante esponente politica con la passione per i completi pantalone neri e i cani abbandonati. Grazie ai suoi contatti internazionali avrebbe trovato altruistici Paesi ospitanti, pronti a dimostrare l’egoismo trentin-italico. Il candidato più disponibile sembra sia la Slovenia, dove la caccia all’orso è legale e perfino redditizia. Beh più o meno la stessa politica che cerchiamo di attuare con i profughi. Se poi gli abitanti delle Comunità agro-montane coinvolte segnalano che non solo temono per la propria vita, (sorvolo che più di un pro ursus ha avuto l’ardire di fare una statistica ignobile e falsa: “un solo caso di aggressione in vent’anni”), ma che rischiano di andare in bancarotta perché le loro attività di agricoltori, allevatori e operatori turistici stanno colando a picco, vengono subito zittiti. Come, non hanno ancora capito che l’UE non sopporta che ci siano attività che rendano autonomi i Cittadini e in grado di vivere senza il cappio al collo delle gabelle e dell’indebitamento imposto?
Ma la posizione più surreale è quella dell’associazione animalista che, a seguito del recente ritrovamento di una carcassa di orso di cui si è deciso di eseguire l’autopsia per stabilire le cause della morte, ha chiesto di presenziare all’esame autoptico per assicurarsi che non vengano occultate eventuali evidenze di abbattimento. Ora, è dall’inizio dell’inoculazione del siero genico sperimentale anti covid che il Prof. Burkart e il prof. Bellavite chiedono di eseguire le autopsie dei pazienti deceduti, mentre sappiamo che tutt’ora non vengono eseguite o se eseguite non si indaga a fondo ciò che sarebbe necessario a comprendere i meccanismi patogenetici alla base delle troppo frequenti morti improvvise, soprattutto in soggetti giovani e sani.
La domanda è d’obbligo: ma su che pianeta stiamo vivendo? Quello in cui se un orso fa l’orso è definito “problematico” e dunque bisognoso di cure e non di “pena di morte” come se fosse un paziente psichiatrico. Un pianeta in cui si è perso appunto il senso della realtà e cuccioli umani vengono difesi meno dei cuccioli d’orso. Dove si spaccia per equilibrio ecologico ogni sorta di distorsione, opinione personale o corporativa, quando non di puro nuovo business economico.
Dal momento che come psicologa ho scelto la teoria che si definisce “della mente ecologica”, di ecologia devo studiare. Suggerisco perciò un libro che documenta seriamente questa disciplina e non si accontenta dei Bla Bla, o di esternazioni generiche di
“chi pensa che l’affermazione << tutti i viventi sono connessi tra loro >> sia l’idea centrale dell’ecologia. Ma per Ostfeld questa è solo una banale tautologia. Il vero obiettivo della scienza è capire quali creature sono più intimamente connesse di altre e in che modo, e quali risultati si ottengono se si cambia o si disturba l’equilibrio” David Quammen, Spillover, (2012), Milano Adelphi, 2014 p. 269).
Questo che si tratti di orsi, di virus o di umani!