Indignatevi! Stéphane Hessel, add editore Torino (2010), 2011
Di Miriam Gandolfi, psicologa e psicoterapeuta dei sistemi complessi
“Il motore della Resistenza è l’indignazione. L’indifferenza: il peggiore degli atteggiamenti”. Questi i titoli di due capitoli di un “libretto” straordinario. In sole 69 pagine, formato veramente tascabile, contiene tutto quanto sarebbe necessario al genere umano per comprendere come sopravvivere a sé stesso e rispettare il pianeta.
A scriverlo è un sopravvissuto alle torture naziste, perché partigiano francese durante la seconda guerra mondiale. È uno degli estensori della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani approvata a Parigi dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il 10 dicembre 1948. Per comprendere la grandezza e l’onestà intellettuale di questa “Anima” cito una sua precisazione apparentemente banale: ”È a René Cassin che dobbiamo il termine diritti «universali», e non «internazionali», come proponevano i nostri amici anglosassoni”(p.17).
Dopo due anni in cui abbiamo assistito, con la scusa della pandemia di Covid, ad una precisa e costante volontà di calpestare, non solo quanto contenuto in questo documento prezioso e profondo, ma anche quanto da lì è successivamente scaturito in tema di diritto alla salute, all’istruzione e al rispetto della persona umana, oggi dobbiamo anche confrontarci con Parlamenti e Governi che applaudono fragorosamente alla guerra!
Così Hessel: “Sono convinto che il futuro appartiene alla non violenza, alla conciliazione delle diverse culture. È questa la via che l’umanità dovrà seguire per superare la sua prossima tappa”. (p.24). Egli si dichiara ottimista. Questo è l’aspetto del suo messaggio difficile da condividere. Oggi che rettori universitari possono bandire lezioni su Dostoevskij, o sospendere un docente come Alessandro Orsini, direttore e fondatore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della LUISS, e la Federazione Europea delle Associazioni di Psicologi (EFPA) può decidere l’espulsione dall’Associazione degli Psicologi Russi, nonostante l’inascoltato parere del gruppo italiano, è difficile non intravvedere nuvole minacciose all’orizzonte.
Infatti Hessel, che ha sperimentato la stupidità umana e la barbarie di cui ogni potere cieco è capace, ci esorta: “Ma questa minaccia non è del tutto scomparsa, e la nostra rabbia contro l’ingiustizia è rimasta intatta.”
Indigniamoci!