Se una Nobile Onorificenza rischia di essere usata come foglia di fico si dovrebbe rinunciare?
Leggo con stupore che l’Ordine degli Psicologi, cui sono doverosamente iscritto dal suo esordio, nella figura del suo presidente verrà insignito della Medaglia d’oro al Valor Civile, assieme ad altri ordini sanitari.
Dopo aver chiamato vaccino un siero che tale non è e di cui ignoravamo e ignoriamo la composizione e gli effetti, e averne imposto i benefici “sicuri” anche se non è stato testato (v. Janine Small, responsabile commerciale Pfizer, Bruxelles 12 ottobre 2022), aver indotto le mamme a vaccinarsi in gravidanza e i genitori a far vaccinare i propri bambini fomentando l’aggressività familiare, e ancora insistendo dopo gli effetti avversi e morti improvvise, dopo aver sostenuto il dannoso lockdown, ed essersi prestati a sospensioni dalla professione che da tempo i Magistrati dichiarano incostituzionali, e aver strumentalizzato la deontologia a giustificazione di tutto questo, si riceve un riconoscimento così elevato?
Mentre altrove si chiede scusa e si corregge la rotta, qui si ricevono Onorificenze?
Che senso ha? Almeno un decoroso silenzio: ma il decoro se n’è andato assieme alla civetta di Minerva. Tuttavia per uno psicologo sistemico tutto deve avere un significato, ed il senso c’è (v. anche Cacciari 23 aprile). Adesso? Perché adesso è iniziato il ‘redde rationem!’, a noi psicologi si chiede/impone nuovamente di ‘reindirizzare’ e rassicurare chi chiede informazioni: sulle dosi, sugli effetti avversi, sugli effetti a lungo termine, se è vero che ai minorenni è più dannoso che sicuro, su cosa sono le miocarditi… . E per rassicurarli dovremmo dire a queste mamme, papà, nonne e nonni, ragazzi e sportivi, vedove ed orfani, e se del caso anche ai Magistrati, che la loro è solo ansia o depressione, e rassicurarli con una europea e ministeriale diagnosi psicopatologica precotta, quindi indiscutibile. E indirizzarli allo psichiatra o a qualche medico di base per gli psicofarmaci del caso. E soprattutto diagnosticare psicopatologico, rubandogli così dignità e umanità, chi cerca Verità e Giustizia. Anche questa derubricata a “odio” (v. Bassetti).
Ecco cosa rischiamo di diventare: il velo di Maya a beneficio di Big Pharma e non solo. Per questo ci danno la medaglia? O anche perché siamo già pronti, assieme agli psichiatri allineati, a mettere timbri sulle “depressioni” di migliaia di appartenenti alle forze militari che verranno prepensionati perché gli effetti avversi non vengono riconosciuti, in quanto negati e non indagati? Con pensione decurtata.
Più che al valor civile sembrerebbe allora una premio all’obbedienza militarizzata («prima obbedisci poi pensa, se ci riesci»), infatti il segreto militare è stato posto. Non è di sicuro questo l’Ordine per la cui istituzione da giovane ho combattuto. Quindi io rinuncio.
Per quanto riguarda me e le Colleghe ed i Colleghi informati, quindi divergenti quindi dissidenti quindi sospesi ed emarginati, ma liberi, la nostra medaglia, pulita, disinteressata e condivisa, va a coloro che hanno subito questi soprusi e continueranno a subirli per necessaria sopravvivenza, ma soprattutto va a Montagnier, e De Donno e a tutti i veri Scienziati vilipesi e accantonati. E se spunta un pensiero di maledizione e vendetta lo rigettiamo, perché dal prof. Spitzer (v. Demenza digitale) e dal nostro lavoro di psicoterapia sappiamo che una notte imprevista ma certa l’ippocampo presenterà a questi signorotti il conto dell’uso falsificante della mente. La Natura non fa sconti.
P.S. Accantonata la prima erronea intenzione di rivedermi Il Federale, trascorrerò questo 25 aprile in doveroso ascolto di Povera Patria di Franco Battiato, per passare poi al Fado che cullerà la mia “saudade” serenamente condivisa. Perché “lo sciame” c’è!